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A breve sarà disponibile una nuova sezione
"How-to" nella quale troverete esempi di configurazioni, guide e molto altro ancora.

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VoIP                                                                                                                        Linux


Asterisk è un Private Branch Exchange (PBX) o centralino realizzato mediante software. Si tratta di un progetto open source, il cui sviluppo è oggi portato avanti dalla Digium (società fondata dai creatori di Asterisk, che offre supporto tecnico e vende soluzioni PBX) e da una comunità di volontari. Il software consente di costruire un sistema automatico di gestione delle telefonate in entrata/uscita su una linea fissa (PSTN) o su una linea VoIP.
Principalmente, è proprio la sua caratteristica di essere un PBX in grado di funzionare interamente via software e di essere un prodotto Open Source ma supportato anche a livello commerciale.
L'essere un software lo rende una soluzione estremamente economica per il VoIP, non bisogna acquistare PBX hardware dedicati, ma tutto ciò che richiede è un comune PC.
Asterisk è anche in grado di funzionare su un buon numero di sistemi operativi, è nato e cresciuto su Linux ma funziona anche su sistemi BSD, Mac OS X, Windows o si può anche virtualizzare.
Un'altro vantaggio di Asterisk è la disponibilità di un buon numero di applicazioni già pronte all'uso con cui fornire funzionalità di diverso tipo ai propri utenti.
Ultimo, ma non meno importante, è il supporto di una comunità viva di utenti e la disponibilità di un gran numero di risorse sul web, come ad esempio il famoso “Asterisk Wiki” di voip-info.org. Asterisk è totalmente configurabile, e fornisce quindi un'ottima flessibilità, al prezzo però di una certa difficoltà, quanto meno iniziale, per la sua configurazione.
Infatti, Asterisk non ci offre un sistema già pronto, ma ci fornisce degli strumenti per costruire un PBX nella maniera più libera e personale possibile.
Il VoIP permette di trasportare la voce ovunque vi sia un collegamento alla rete Internet, atto alla trasmissione di dati. Questo permette di avere linee telefoniche virtuali utilizzabili ovunque vi sia un collegamento ad Internet, risparmiando sui costi di una tradizionale linea. Oltre al risparmio, l'utente ha il grandissimo vantaggio della mobilità, la sua linea telefonica VoIP, con tanto di numero fisso, può essere traslocata da un posto ad un altro semplicemente collegando un apposito adattatore, che può essere sia una “scatoletta” che un programma che gira su un computer, alla rete Internet.
Per utilizzare la tecnologia VoIP è necessario avere una linea di comunicazione dati che abbia la capacità di trasporto sufficiente a sostenere la quantità di dati che contengono la voce, nonché una latenza sufficientemente bassa. Una linea ADSL qualsiasi va normalmente bene. Il requisito di banda è di 128 Kbit/sec bidirezionali minimi, e quello di latenza è di 150 ms di RTT. È inoltre necessario un computer munito di scheda audio e cuffie o un adattatore o un router apposito.
Il telefono IP, o il software che si collega al centralino di System Advice utilizza un protocollo denominato SIP (Session Initiation Protocol) che gli permette di segnalare l'indirizzo internet presso cui è connesso alla centrale di System Advice, in modo che questa possa inoltrargli le chiamate al suo numero. A tale scopo, e per identificare chi è l'utente associato ad un determinato telefono, tutti i terminali SIP debbono essere muniti di un identificativo chiamato URI, e di una parola d'ordine, che vengono assegnate dal Provider ai suoi abbonati.
Linux, o più precisamente GNU/Linux, è un sistema operativo, ovvero quell'insieme di programmi essenziali per far funzionare il computer e farci qualcosa di utile o divertente. E' un'alternativa a Windows e a MacOS, e può essere installato al loro posto (o insieme, sullo stesso computer). Più in generale Linux è il primo rappresentante del software cosiddetto "libero" ("freesoftware", in inglese), ovvero quel software che viene distribuito con una licenza che ne permette non solo l'utilizzo da parte di chiunque ed in qualsiasi circostanza ma anche la modifica, la copia e l'analisi. "Linux" è tipicamente usato come termine generico per indicare un sistema operativo con determinate qualità, nel concreto esistono le distribuzioni. Queste sono raccolte di software (software libero, si intende!) selezionato e predisposto per essere installato ed utilizzato nel modo più semplice possibile da parte degli utenti, fornendo una serie di strumenti essenziali per iniziare fin dall'inizio a usare il proprio PC nel pieno del potenziale. Le distribuzioni Linux sono innumerevoli, ed ognuna si differenzia dall'altra per le scelte sul software installato di default, per le configurazioni iniziali, per essere maggiormente orientate alla facilità di utilizzo o all'ottimizzazione delle risorse del computer. Pressoché tutti i programmi installabili sono già tradotti in italiano, e per alcune di queste distribuzioni sono disponibili anche le versioni "live" che è possibile eseguire in modo temporaneo da un CD o da una chiavetta USB senza bisogno di installare nulla permanentemente sul proprio computer: provare per credere!
Si e no.
Tecnicamente, la maggior parte dei programmi open source sono software libero e vice-versa. Dal punto di vista filosofico, le due cose sono differenti. Il termine "open source" è stato coniato per rendere il "software libero" più interessante, in quanto i sostenitori vedono il software open source come un modo migliore di sviluppare programmi. I sostenitori del termine "software libero" danno valore alla libertà, non solamente a come il software è fatto, e sostengono che il termine "open source" non focalizzi il punto importante. Quale termine venga utilizzato, dipende semplicemente dalla propria visione di software
Si. Tutte le principali distribuzioni, come quelle che raccomandiamo(CentOS, Debian, Ubuntu), sono disponibili nelle principali lingue e supportano la maggior parte di tipologie di tastiere. Diversamente da Windows, tutte le lingue sono incluse in ogni CD di installazione, così non c'è necessità di scaricare (e pagare per!) altre intere versioni per cambiare solo la lingua sul tuo computer.
No.
È tecnicamente possibile adattare Microsoft Office a Linux, ma Microsoft non permette a un utente Office di scegliere il proprio sistema operativo. Ci sono altri problemi con MS Office e le aperture come la feroce opposizione che Microsoft fa al supporto al formato OpenDocument. In ogni caso, esiste una suite office libera ed affidabile: OpenOffice.org. Oppure puoi scegliere la sua versione alternativa Open Source e sviluppata interamente dalla comunità, LibreOffice, consistente in un fork di OpenOffice.org. Entrambe sono perfettamente compatibili con i tuoi files in formato MS-Word, MS-Excel, e MS-PowerPoint, e sono davvero libere (sia dal punto di vista della libertà che del prezzo). E girano entrambe sia su Windows che su Linux.
Si, e anzi ci sono varianti di Linux appositamente pensate ed ottimizzate per computer di 5 (o anche 10) anni fa. Se per esempio avete un PC risalente all'epoca di Windows XP è probabile che ci si possa installare una versione ad-hoc graficamente gradevole e con software ben aggiornato (e dunque stabile e sicuro), rivolgetevi a noi per farvi consigliare! Non aspettatevi comunque di poter installare l'ultima versione disponibile su un dispositivo degli anni '90, o di avere effetti 3D all'avanguardia su un computer recuperato dalla cantina: esistono ovviamente dei limiti fisici oltre i quali è impossibile andare.


Programmazione                                                                                             Commerciale


Lessico, sintassi, semantica… Non è una lezione di italiano, ma come per tutti i linguaggi anche per i linguaggi di programmazione, esistono regole ferree. Quando si scrive codice per far funzionare le applicazioni bisogna essere sicuri che tutto funzioni. Non ci sono eccezioni, per alcuni linguaggi ci potranno essere variabili e dialetti, ma una volta scelta la propria ‘parrocchia’ bisogna rigare diritto. La storia dell’informatica di linguaggi di programmazione ne ha visti tantissimi, qualcuno più fortunato di altri, e anche in questo campo non mancano affatto le sorprese. Per esempio, il primo “linguaggio meccanico” utilizzato per programmare la macchina di C. Babbage è da attribuire a una donna, Ada Lovelace, ed è quasi certo che il primo linguaggio per elaboratori fosse l’assembly che come limite e caratteristica – nel bene e nel male – presentava la possibilità di controllare il flusso delle operazioni esclusivamente tramite il salto di un istruzione per una determinata condizione, così da generare però programmi molto complessi. Sbaglia, e di grosso, chi pensa che si parli di linguaggi di programmazione solo da qualche decennio. Se è vero che i primi computer sono entrati nelle case italiane, possiamo dire, agli inizi degli anni ’80, i linguaggi di programmazione esistono dagli anni ’50. Fortran (1957), Algol (1960), Basic (1964), Pascal (1970), sono solo alcune delle tappe di un’evoluzione che si può definire tale solo in relazione alla prospettiva in cui ci si colloca. Sì perché un linguaggio di programmazione può andare bene per compiere un determinato task e sopravvivere per decenni con i suoi limiti, ma adattarsi male in altri ambiti dove non viene mai usato, e allo stesso modo si possono generare linguaggi per ogni specifico obiettivo, anche per esempio semplicemente didattico, che all’atto pratico non avranno mai fortuna. Tutto dipende da quello che si vuole fare, spesso e quasi sempre da un fine-tuning tra la complessità e le potenzialità intrinseche. Non è il linguaggio di programmazione a dare direttamente codice da eseguire alle macchine, in mezzo c’è il passaggio con il compilatore che letteralmente traduce istruzioni dal codice sorgente in codice oggetto, l’unico che fa effettivamente lavorare i computer. E non sempre il compilatore lavora come un elemento neutrale, ma a seconda della ‘compliance’ con i linguaggi di programmazione, può aggiungere specifiche proprie, da qui si generano proprio i ‘dialetti’ cui abbiamo accennato. E ci potremmo fermare qui.
Dipende.
In base a quello che si vuole sviluppare è bene utilizzare alcuni linguaggi di programmazione piuttosto che altri, System Advice sempre al passo con i tempi utilizza i più moderni linguaggi di programmazione, facciamo degli esempi:

- Scripting (Bash, PHP)
- Applicazioni VoIP (Asterisk, mySQL, PHP)
- Applicazioni Web, siti (framework come Bootstrap e anche JQuery, Javascript, HTML, CSS, mySQL, PHP)
Spesso qualsiasi programma pronto acquistabile con licenza o gratuito Open Source, è progettato per abbracciare un bacino di utenze molto elevato.
Per questo motivo solitamente tali programmi risultano più pesanti e con un maggior numero di bug software. System Advice sviluppa servizi ad hoc per il cliente creando programmi unici totalmente adattati alle esigenze del cliente per avere un software più stabile e veloce.
Con l'avvento di Internet , delle Telecomunicazioni VoIP e il crescente utilizzo della tecnologia nel mondo di oggi, sono sempre più richieste quelle figure professionali come il programmatore.
I corsi che organizza System Advice insegnano, a chiunque volesse specializzarsi, le basi per poter utilizzare le più moderne tecnologie e linguaggi di programmazione.
Bootstrap è un insieme di elementi grafici, stilistici, di impaginazione e Javascript pronti all’uso, nati in seno a Twitter ad opera degli sviluppatori Mark Otto e Jacob Thornton. Oggi Bootstrap è un progetto indipendente ed è stato messo a disposizione degli sviluppatori di tutto il mondo che sono liberi di utilizzare questo framework come base per i propri progetti web.
Ad oggi Bootstrap può vantare un successo davvero planetario, forte di una platea di utilizzatori in rapida espansione, ad oggi Bootstrap rappresenta una delle soluzioni più utilizzate per la progettazione di template per il web, soprattutto in ottica responsiva.
System Advice realizza siti come questo utilizzando questo potente Framework.
Se vuoi avere un contatto diretto con un nostro commerciale puoi inviare una mail a commerciale@systemadvice.it con numero di telefono e breve descrizione della richiesta. Ti ricontatteremo al più presto.
I nostri contratti di manutenzione e assistenza tecnica hanno una durata di 1 anno con pagamenti e fatturazione mensile. E possibile avere uno sconto del 10% per pagamento anticipato di un interno anno.
Stiamo preparando tutta la documentazione per la rivendita dei nostri servizi, ma è già possibile rivenderli.
Contatta un nostro commerciale inviando una mail a commerciale@systemadvice.it indicando ragione sociale e numero di telefono e sarete ricontattati.
Niente.
System Advice non applica nessuna penale per la disdetta anticipata di qualsiasi contratto stipulato.
Tutti i servizi venduti da System Advice si intendono attivi alla stipula del contratto e sono subito utilizzabili.


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